Dott.ssa Patrizia Tummolo

Da sempre curiosa e appassionata di scienza, matematica e informatica e nuove tecnologie sono diventata una ragioniera ad indirizzo informatico (all’epoca era qualcosa di innovativo…) imparando tutto su conti e bilanci aziendali, ricercando sempre l’ottimizzazione dei risultati puntando al minimo costo e al massimo risultato. Con i numeri è tutto relativamente semplice, ma l’esperienza mi ha insegnato che se far quadrare un bilancio è piuttosto logico e lineare, nelle aziende in realtà c’è qualcosa di più complesso e tortuoso: le persone che le “animano”. Ci sono ruoli, gerarchie, relazioni e stati d’animo di singoli e gruppi che influenzano tutto il rendimento aziendale. I numeri non mi bastavano più.

E così per circa 15 anni mi sono appassionata alla psicologia conseguendo dapprima la laurea in psicologia clinica e di comunità presso l’Università degli Studi di Bologna, lavorando a diverso titolo presso il Ser.t . (Servizio Tossicodipendenze) del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl di Cesena per qualche anno. Il contatto diretto con livelli molto elevati di sofferenza mi ha rafforzata moltissimo da un punto di vista professionale ma mi ha spinto a cercare nuove risposte a domande sempre più complesse.

Dopo aver superato l’Esame di Stato e aver conseguito l’abilitazione è stato naturale per me investire nuovamente nella mia formazione, frequentando la scuola di specializzazione quadriennale “Naven” di Udine, scuola di Psicoterapia ad indirizzo sistemico-familiare e relazionale, integrando la mia formazione prima presso il Centro di Salute Mentale di Udine Nord per circa un anno e per altri due presso U.O. di Neuropsichiatria Infantile, occupandomi principalmente con adolescenti con diagnosi di ADHD.

Se nell’ambito pubblico il mio lavoro è stato principalmente orientato alla cura e alla prevenzione del disagio più o meno grave, lavorando come libera professionista mi è capitato sempre più spesso di intervenire come consulente per persone che stavano bene ma chiedevano di stare meglio, aumentare il loro livello di benessere, di ottenere da loro stesse il massimo risultato al minimo costo, lavorando sulle proprie risorse interne ed esterne, e ampliando il loro potenziale.

Spesso quando mi chiedono di cosa mi occupo le persone pensano che lavori solo con le famiglie o che mi occupi di problemi familiari. La terapia Sistemico-Relazionale nasce negli Stati Uniti durante gli anni '50, in particolare grazie alla teoria dei sistemi elaborata da L Von Bertanlaffy, e il lavoro svolto dalla "Scuola di Palo Alto" e il Mental Research Institute, con i loro maggiori esponenti (Gregory Bateson, Don D. Jackson, Jay Haley, Paul Watzlawick) mentre in Europa e in Italia la psicoterapia ad indirizzo sistemico-relazionale si è molto diffusa durante gli anni '80 (Mara Selvini Palazzoli, Boscolo, Cecchin).

L’orientamento sistemico – relazionale spiega il comportamento dell’individuo focalizzando l’attenzione sull’ambiente in cui esso è vissuto, sul sistema, sulla rete di relazioni significative di cui egli è parte e in tal senso considera la famiglia come sistema primario, prestando attenzione anche all’ambiente lavorativo, le reti amicali e al contesto socio-culturale. In quest’ottica, gli eventi problematici di un singolo individuo influenzano l’intero sistema come unità funzionale (può essere la Coppia, la Famiglia, l’ambiente lavorativo, un’intera azienda, ecc.) con effetti che si estendono a tutti i membri e alle loro relazioni e viceversa! Basta pensare a cosa può succedere a tutti i membri di una famiglia quando uno solo di questi si ammala. Questo non implica necessariamente che tutto il sistema coinvolto debba recarsi in studio per poter superare un momento di difficoltà, ma permette piuttosto di lavorare con uno o più membri che vogliano contribuire al benessere dell’intero nucleo.

Nel mio lavoro, come nella vita, per me è fondamentale la concretezza: già dal primo o secondo colloquio lavoreremo insieme per definire un obiettivo concreto che possa portare un cambiamento positivo nella vostra vita.

Attraverso l’utilizzo di test, tecniche di conduzione del colloquio clinico, esercizi pratici da svolgere in seduta o a casa e in alcuni casi consulenze specialistiche da parte di altri professionisti qualificati. Fin dalle prime sedute sarà possibile avvertire una diminuzione del “peso specifico” del problema nella vostra vita. Solitamente dopo circa 8-10 sedute inserisco un momento di verifica per valutare i risultati raggiunti. Ognuno degli strumenti utilizzati è scelto, pensato e calibrato per ogni persona in maniera differente; ogni percorso è studiato, organizzato e personalizzato a seconda della problematica presentata e della condizione personale di ogni membro della coppia o della famiglia che arriva in studio.

La competenza clinica e l’onestà professionale sono alla base del mio lavoro (se vuoi approfondire di cosa mi occupo clicca qui). Nel caso il problema presentato non rientri tra le mie competenze mi renderò disponibile, dopo avere ascoltato la problematica e inquadrato la situazione, ad indirizzare la persona verso una scelta più adatta in quella specifica circostanza.

La durata degli incontri è fissata in 50 minuti e per ogni incontro effettuato viene rilasciata regolare fattura sanitaria e pertanto il costo degli incontri è detraibile ai fini fiscali.